PALAZZO ARTIGIANI

Palazzo Artigiani è il progetto di Confartigianato Imprese che si pone l’obiettivo di portare le imprese artigiane e i loro prodotti di primissima qualità nei mercati arabi.

Tra le prime mete EAU/Paesi del Golfo in cui la Confederazione sta avviando discussioni con figure autorevoli al fine di valorizzare il vero made in Italy e le imprese artigiane, troviamo paesi quali Dubai, Doha, Jeddah e Riyad.

L’obiettivo di Palazzo Artigiani è quello di dare alle imprese aderenti alla Confederazione l’opportunità di aprirsi al mercato arabo, un mercato affascinante e in continua crescita. Allo stesso momento, le città che ospiteranno una delle sedi fisiche di Palazzo Artigiani avranno la possibilità di avere in loco una ricca gamma di prodotti artigianali di altissima qualità. Una formula win-win che si pone l’ambizioso obiettivo di portare il bello e il ben fatto tipico della tradizione italiana nei paesi arabi attraverso la guida autorevole di Confartigianato Imprese.

Palazzo artigiani è un progetto da imprenditori per imprenditori; è una esposizione permanente in un luogo fisico che funziona con un sistema di rotazione di imprese, per cui ci sarà la possibilità di B2B, B2C, corporate e bespoke.

Grazie al brand Confartigianato si garantisce qualità dei prodotti, vero Made in Italy e artigianalità della lavorazione.

Le imprese aderenti e i partner del progetto portano nei paesi arabi prodotti e know-how, mostrando che cosa vuol dire fare impresa e cultura Made in Italy.

Il carattere innovativo del progetto sta anche nella possibilità di vendita con differenti modelli di business in un’unica location. Quattro i modelli di business proposti nelle strutture di Palazzo Artigiani:

  • BTC (business-to-customer) – vendita al dettaglio che consente un’elevata marginalità all’azienda. Necessità di sviluppare collezioni e produzione con il marchio del produttore;
  • BESPOKE – progetto basato sul “su misura“. Tutte le aziende in grado di sviluppare prodotti personalizzati avranno la possibilità di incontrare clienti che desiderano l’unicità del loro prodotto;
  • BTB (business-to-business) – le aziende si interfacciano con i potenziali clienti che operano come rivenditori o grossisti o come catene di distribuzione per acquistare i prodotti con il marchio del produttore;
  • CORPORATE – modello di business che consente alle aziende di interfacciarsi con potenziali clienti interessati a sviluppare collezioni e/o prodotti a proprio nome con volumi potenzialmente molto elevati.

La storia d’Italia rende il nostro paese unico per diversi motivi: la ricca diversità culturale delle nostre città, regioni e tradizioni riflette secoli di evoluzione. I nostri interlocutori sono interessati a quella tradizione, unita alla capacità dei nostri artigiani di fare impresa ed innovarsi.

Fortemente attrattivo è il concetto di artigianalità del prodotto: un oggetto unico, irripetibile, spesso fatto su misura in base alle esigenze del cliente. 

Confartigianato e le imprese associate sono in grado di garantire agli interlocutori l’autenticità del prodotto, la qualità e soprattutto il tracciamento della produzione, completamente Made in Italy perché portato avanti nelle nostre imprese e nelle nostre botteghe in Italia.

Palazzo Artigiani porta le imprese, ma porta anche la cultura. Queste due parole non si escludono a vicenda: anzi, rappresentano due facce della stessa medaglia. La richiesta di un taglio più culturale arriva direttamente dagli investitori: loro obiettivo è che il Palazzo diventi anche un luogo in grado di fare e produrre cultura unendo il know-how italiano alle peculiarità dei paesi ospitanti.

Cultura ed impresa possono incontrarsi nel contesto di Palazzo Artigiani grazie ad una serie di eventi e manifestazioni organizzate ad hoc, che siano in grado di conciliare entrambi gli aspetti.  A tal fine, sarà compito della Confederazione articolare in Italia una serie di interlocuzione con:

  • Università, fondazioni culturali, mondo della scuola e della formazione;
  • Reti di imprese artigiane che possano portare un valore aggiunto;
  • Chef e mondo della ristorazione, al fine di organizzare momenti culinari in loco.

Ad oggi, possiamo contare sui nostri interlocutori, rispettivamente delle Città di DUBAI, dove la Confederazione ha già firmato una lettera di intenti e un accordo di riservatezza con il CEO di FDI (Dubai), Fahad Al Gergawi; e dell’ARABIA SAUDITA, con il Fondo PIF, Ministeri e Governo Saudita

 

Le imprese interessate partecipano alla rete (Consorzio Palazzo Artigiani) con una quota iniziale di ammissione previa valutazione da parte di Confartigianato Imprese. Una volta ammesse all’interno del Consorzio ne verrà organizzata la presenza presso la sede di Palazzo Artigiani: la presenza dell’azienda non è fissa ma avviene tramite una rotazione concordata con l’impresa stessa.

Si tratta di un meccanismo che permette di organizzare turni di presenza e per le imprese partecipanti contenere i costi di partecipazione al progetto che verranno illustrati definitivamente in un secondo momento, in base ai dettagli operativi.

Il Consorzio è gestito da Confartigianato. La forma consortile è stata scelta al fine di consentire all’azienda di aderire liberamente, svincolata da obblighi societari, osservando i vincoli statutari. Il suo statuto ha lo scopo di mettere in rete aziende a valore artigiano su tutto il territorio nazionale.

Per partecipare al Consorzio, le imprese dovranno compilare una manifestazione di interesse, che sarà poi valutata da una commissione esterna. L’azienda aderente al Consorzio a fronte di adeguata documentazione si impegnerà al versamento di una fee d’ingresso (fondo consortile) e delle fees di partecipazione (presenza) a cadenza periodica che verranno parametrate in base al criterio dimensionale e di presenza effettiva.

Accanto al Consorzio, verrà creata in Italia una società di servizi che assisterà la parte commerciale e logistica (spedizioni, marketing, promozione, assicurazioni, pratiche doganali, procedure di import/export) etc.

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