La Sicilia tra le prime 30 Regioni in Europa per numero di imprese femminili. La provincia di Siracusa con il 25,7% sul totale delle imprese iscritte nel 2023, si posiziona tra le provincie siciliane a più alta presenza di lavoratrici autonome ed imprese “al femminile”

Lo studio realizzato dall‘Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Sicilia, in occasione della festa delle donne che ricorre oggi, rileva dati interessanti: la Sicilia risulta essere tra le prime 30 regioni in Europa per numero di imprenditrici e lavoratrici autonome. Sulle 233 regioni europee analizzate , tra le prime dieci ragioni per numero di occupate indipendenti, cinque sono italiane e la nostra regione, con oltre 115 mila imprese “al femminile” figura tra le prime 30.

Nonostante il contributo delle donne imprenditrici, in Sicilia ci sono ancora difficoltà evidenti. Le occupate indipendenti mostrano infatti un calo  del 4,6% rispetto all’anno precedente, a differenza del dato nazionale che fa registrare un aumento del 2,1%. Nel terzo trimestre del 2023, il numero delle occupate indipendenti in Sicilia è diminuito di 4.000 unità rispetto all’anno precedente, contribuendo significativamente alla diminuzione complessiva dell’occupazione indipendente del periodo. A fronte di questo calo, l’occupazione indipendente maschile ha subito una flessione più contenuta, pari al 0,7%.

La Sicilia conta 115.000 donne imprenditrici e lavoratrici autonome, rappresentando quasi un quarto del totale delle imprese regionali. Di queste imprese, il 9,9%, pari a 11.464 unità, operano nel settore dell’artigianato, contribuendo al 15,7% dell’artigianato totale.

Sono oltre 11 mila le imprese femminili artigiane complessive delle quali, quelle gestite da giovani donne, con meno di 35 anni, sono 1.391, pari al 12,1% dell’artigianato femminile e al 10,7% delle imprese totali femminili-giovanili; 773 imprese femminili sono gestite da donne straniere pari al 6,7% dell’artigianato femminile e all’8,9% delle imprese totali femminili-straniere.

Nello specifico, a Siracusa delle 1.065 imprese femminili artigiane quelle gestite da giovani donne, con meno di 35 anni, sono 129, pari al 12,1% dell’artigianato femminile e al 12,4% delle imprese totali femminili-giovanili; mentre quelle gestite da donne straniere sono 69, pari al 6,5% dell’artigianato femminile e all’9,8% delle imprese totali femminili-straniere.

L’incremento dell’imprenditoria femminile nell’artigianato in vari settori nell’ultimo anno è un segnale positivo di una maggiore partecipazione delle donne negli affari, anche in settori tradizionalmente dominati dagli uomini. Le donne stanno emergendo anche come leader di imprese in settori considerati “maschili”, nonostante rappresentino una piccola percentuale del totale. Il loro contributo, sebbene limitato numericamente, è significativo e indica una tendenza verso una maggiore diversificazione e inclusione nell’ambito imprenditoriale.

In termini di istruzione e lavoro, le donne siciliane mostrano risultati migliori degli uomini in termini di istruzione, con una percentuale più alta di donne con almeno un diploma e una maggiore presenza di laureate e studentesse universitarie. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, come la presenza più elevata di giovani donne NEET (che non lavorano e non studiano) rispetto agli uomini e la mancanza di competenze digitali di base.

Nel contesto lavorativo, le donne continuano a lottare per la parità. Sebbene abbiano una maggiore partecipazione al lavoro da casa rispetto agli uomini, ci sono ancora disparità evidenti, come una percentuale più alta di donne in posizioni sovra-qualificate e una maggiore propensione al lavoro part-time involontario.

Riguardo alla qualità della vita, le donne esprimono una soddisfazione inferiore rispetto agli uomini per quanto riguarda il tempo libero e le prospettive future. Questo suggerisce la necessità di creare migliori opportunità di crescita e di garantire una maggiore equità nelle condizioni di lavoro e di vita per le donne in Sicilia;

ci sono ancora sfide significative da affrontare per raggiungere una vera parità di genere in tutti gli aspetti della vita in Sicilia.

In conclusione possiamo affermare che ci sono ancora sfide significative da affrontare per raggiungere una vera parità di genere in tutti gli aspetti della vita in Sicilia compreso quello lavorativo.

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