La Porta e Caschetto: «Accuse gravi che infangano la professione di medico e indeboliscono la credibilità del sistema sanitario e pensionistico nazionale»

«Le notizie apprese oggi sugli organi di stampa in relazione all’indagine che vede coinvolti medici ed infermieri di Asp e Inps sono sconfortanti e preoccupanti. Se confermate in sede giudiziaria, le accuse sono gravi e rivelano il perdurare ed il diffondersi di un malaffare che rischia di indebolire la credibilità dei nostro pur ottimo sistema sanitario pubblico, oltre che quello pensionistico».

È questo il commento a caldo di Daniele La Porta ed Enzo Caschetto, rispettivamente presidente e direttore di Confartigianato Imprese Siracusa, in riferimento all’operazione “Povero Ippocrate” messa a segno dai carabinieri della polizia giudiziaria della procura di Siracusa e che vede indagate oltre settanta persone.

«Da una parte c’è lo sconforto per la presunta condotta illecita dei medici che hanno infangato la propria professione e tradito il giuramento d’Ippocrate, dall’altra c’è la consapevolezza che magistratura e forze dell’ordine tengono alta la guardia – aggiungono i dirigenti dell’associazione datoriale – per questo vogliamo manifestare il nostro plauso al procuratore Sabrina Gambino, ai suoi Sostituti e ai carabinieri in servizio presso la Procura aretusea per l’ottima indagine svolta e per il lavoro incessante che nel corso di oltre tre anni li ha portati a sgominare quello che appare come un vero e proprio sistema fraudolento che infanga il lavoro onesto e prezioso della maggior parte dei medici e infermieri che tengono in piedi uno dei migliori servizi sanitari pubblici del mondo».

Per La Porta e Caschetto, infine, non è da sottovalutare la possibilità che gli illeciti scoperti dagli investigatori abbiano poi di fatto in molti casi danneggiato coloro i quali sono titolari del sacrosanto diritto di ricevere le indennità previste per le invalidità conclamate.


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