CESSIONE DEI CREDITI FISCALI PER RECUPERO EDILIZIO ED EFFIENZA ENERGETICA:

RISCHIO PARALISI PER LE IMPRESE DEL SETTORE E PER L’ECONOMIA NAZIONALE

Le continue modifiche della disciplina dei crediti fiscali per gli interventi di recupero edilizio ed efficientamento energetico degli edifici che si sono susseguite negli ultimi mesi hanno determinato un clima di sfiducia ed incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili patologici.

Limitare a una sola cessione il trasferimento dei crediti determina un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di “assorbimento” in compensazione dei crediti stessi, con inevitabili incrementi di oneri finanziari in quanto si contrae il numero degli operatori che possono operare acquisizioni.

Ancora una volta, invece di colpire in maniera chirurgica i disonesti si è preferita la strada di introdurre misure restrittive che, però, danneggiano, senza ragione, i tanti operatori onesti.

Confartigianato Imprese, si è attivata fin dai primi esiti del Consiglio dei Ministri che ha approvato il D.L. “Sostegni” Ter del 27 Gennaio scorso, per richiedere interventi correttivi del testo, ed interverrà, in coordinamento con le altre rappresentanze d’impresa, in sede di dibattito parlamentare per richiedere lo stralcio della norma e, in subordine, per sostenerne la modifica al fine di rendere possibile almeno due cessioni e in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari), che sono assoggettati all’alta vigilanza di Banca D’Italia.

Contiamo in un ravvedimento da parte della politica affinché non vengano vanificati i risultati positivi fin qui raggiunti in termini di occupazione ed incremento dell’economia nazionale che ha visto le imprese operanti nel settore edile, dell’impiantistica e delle filiere ad esse collegate, trainare la ripresa economica post Covid ed azzerare a fine 2021 le perdite subite in termini di occupazione e fatturato del periodo interessato dalla pandemia, con un trend in continua crescita anche nel corrente anno.

Confartigianato Siracusa, in linea con le richieste elaborate dalla sede nazionale, invita i parlamentari eletti nel territorio a sostenere le richieste avanzate a livello nazionale confidando in un’azione sinergica che superi gli steccati degli schieramenti politici per perseguire un risultato sicuramente essenziale per l’economia del territorio provinciale.

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