BONUS EDILIZIA: LETTERA AL PREFETTO DI CONFARTIGIANATO IMPRESE SIRACUSA

Illustre Signor Prefetto

mi rivolgo a Lei per esprimere la grande preoccupazione della nostra Organizzazione e delle imprese rappresentate del comparto delle costruzioni, dell’impiantistica e dell’indotto a seguito della situazione che si è verificata dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge “Sostegni ter” che, all’articolo 28, ha introdotto una forte restrizione al sistema delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione energetica ed edilizia degli immobili.

Come era facilmente immaginabile e come noi avevamo pubblicamente denunciato, il provvedimento ha avuto un impatto fortemente negativo nei confronti delle circa 2000 imprese attive e dei 6500 addetti della nostra provincia.

Quotidianamente raccogliamo, presso le nostre strutture associative, il disagio di chi già si trova ad affrontare le gravi ripercussioni connesse all’aumento dei prezzi delle materie e al difficile approvvigionamento delle stesse e ora è ulteriormente colpito e disorientato dall’ennesima norma che cambia, in corsa, le regole del gioco.

Oltre alle criticità sopra evidenziate, legate sia alla sostenuta ripresa in atto e sia a manovre speculative, la situazione risulta particolarmente pesante per quelle imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni, attraverso lo sconto in fattura o l’acquisizione del credito direttamente dal consumatore, e che ora si trovano con la difficoltà, se non l’impossibilità, di cedere a loro volta il credito, con negative ripercussioni sui flussi di cassa, sulla programmazione dell’attività aziendale e sulla tenuta occupazionale.

Senza minimamente sminuire la portata delle frodi su cui, stando alle notizie di stampa, diverse Procure stanno indagando, vogliamo evidenziarLe gli effetti perversi che tali norme hanno, non soltanto perché, in prima battuta, provocano un blocco nell’operatività di tante imprese oneste e responsabili, ma anche per le negative ripercussioni che producono su cittadini e consumatori che hanno fatto affidamento sulla possibilità di utilizzare l’agevolazione per adeguare i propri immobili ai più elevati standard di efficienza energetica e di sicurezza sismica.

Blocco di operatività che, in ultima analisi, quindi, oltre a non garantire una veloce transizione green che rappresenta uno dei più ambiziosi progetti dell’Unione europea, può comportare un “raffreddamento” della ripresa economica e, conseguentemente, del positivo andamento del PIL anche nell’ambito territoriale della Sua Prefettura.

Ci rivolgiamo a Lei, dunque, in quanto lo sviluppo e la sostenibilità, oltre a rappresentare un interesse nazionale, crediamo rappresentino l’interesse di ogni comunità locale, nel modo che noi abbiamo di intenderla, fondata sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale.

Siamo convinti che, quale rappresentante a livello locale del Governo, vorrà farsi carico di trasmettere agli organi centrali il forte disagio delle imprese che rappresentiamo affinché, una volta per tutte, venga stabilizzato in modo chiaro il quadro normativo di riferimento, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici.

È auspicabile che le norme in questione vengano rapidamente riviste e modificate per consentire la piena ripresa delle attività, ora di fatto sospese per l’incertezza che ne è scaturita. Le norme, pur mantenendo adeguati presìdi di controllo sulla “bontà” dei soggetti che operano nell’ambito della cessione dei crediti, devono consentire un numero adeguato di transazioni fra coloro che partecipano alla filiera dell’intervento e, in ogni caso, ammettere sempre la possibilità di cessioni nei confronti di intermediari finanziari iscritti ai relativi albi.

Certi come siamo dell’attenzione che vorrà porre alle nostre considerazioni, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri migliori saluti.

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